Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza ha introdotto importanti novità nella disciplina dell’impresa, tra cui l’obbligo di istituire assetti organizzativi adeguati alla natura e alle dimensioni della stessa. Questo obbligo, sebbene non del tutto nuovo nel diritto societario e nello stesso diritto d’impresa, solleva molteplici problemi applicativi, sia sotto il profilo dei soggetti onerati sia sotto il profilo dell’interpretazione della clausola di adeguatezza.
Innanzitutto, è importante capire a chi si applica questo obbligo organizzativo. Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza fa riferimento alle società e alle imprese collettive, ma non è chiaro se l’obbligo sia esteso anche ad altre forme di impresa. Inoltre, la clausola di adeguatezza è soggettiva e dipende dalle caratteristiche specifiche dell’impresa. Ciò significa che l’adeguatezza degli assetti organizzativi deve essere valutata caso per caso, tenendo conto della natura e delle dimensioni dell’impresa.
Per quanto riguarda la ripartizione di competenze in materia, il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza prevede che spetti agli amministratori dell’impresa istituire gli assetti organizzativi adeguati. Tuttavia, questo obbligo organizzativo è strettamente strumentale al controllo continuativo sull’efficienza del modello di business e sulla emersione anticipata dei segnali di crisi. Ciò significa che gli amministratori devono monitorare costantemente l’andamento dell’impresa e intervenire tempestivamente in caso di difficoltà.
La violazione dell’obbligo organizzativo solleva l’interrogativo se le scelte organizzative si distinguano dalle scelte di gestione in senso stretto e se ad entrambe possa e debba comunque applicarsi la Business Judgment Rule. In altre parole, se gli amministratori non rispettano l’obbligo di istituire assetti organizzativi adeguati, possono essere chiamati a rispondere per le conseguenze negative che ne derivano per l’impresa. Tuttavia, la Business Judgment Rule può essere invocata per garantire una certa discrezionalità agli amministratori nelle scelte di gestione dell’impresa.
In sintesi, l’obbligo di istituire assetti organizzativi adeguati introdotto dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza solleva molteplici problemi applicativi, ma è fondamentale per garantire la sopravvivenza e il successo dell’impresa nel lungo termine. Gli amministratori devono monitorare costantemente l’andamento dell’impresa e intervenire tempestivamente in caso di difficoltà, tenendo sempre presente la clausola di adeguatezza degli assetti organizzativi. La Business Judgment Rule può essere invocata per garantire una certa discrezionalità agli amministratori nelle scelte di gestione dell’impresa, ma non può essere utilizzata come scudo per la violazione dell’obbligo organizzativo.</p>.
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